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Fabio e Sara
di Fabio e Sara

Return to Paradise

A Natale del 2016 siamo stati per la prima volta alle Seychelles: abbiamo fatto una magnifica vacanza ottimamente organizzata dai ragazzi di SeyVillas.

Ci siamo talmente innamorati delle isole che anche a natale 2017 abbiamo voluto “bissare” la vacanza, e abbiamo deciso di ritornare per due settimane in paradiso.

Poco abbiamo da dire sull'organizzazione dei ragazzi di SeyVillas: precisi, puntuali, attenti, pazienti… ci hanno costruito una vacanza al top, senza sbavature.

Abbiamo trascorso i primi 10 giorni a La Digue, la nostra isola preferita perché a misura d’uomo: si gira esclusivamente a piedi e in bici. L’isola è veramente piccola e ci sono solo pochissimi taxi che trasportano i turisti dal piccolo porto agli alberghi.
Per il resto solo natura incontaminata … palme di cocco e banani ovunque, anche sul ciglio della strada, spiagge bianchissime, rocce granitiche, mare meraviglioso … il tutto spezzato da guest house e casette colorate (mai hotel mastodontici o costruzioni imponenti) e dalla presenza della gente locale sempre sorridente … tutto in armonia e simbiosi con la natura.

Abbiamo alloggiato alcuni giorni presso la Buisson Guest House, composta da sole due camere, ottimamente gestita dai proprietari Doris e Charles, molto ospitali, gentili e servizievoli. Poi ci siamo trasferiti all’hotel Patatran, hotel più lussuoso, con una fantastica vista sul mare.

Anse Patates dalla finestra dell'hotel Patatran, La DigueAnse Patates dalla finestra dell'hotel Patatran, La Digue

La digue ci è rimasta nel cuore, perché si è a stretto contatto con la natura incontaminata e con la gente del posto.
Con la bicicletta si raggiungono tutte le spiagge dell’isola in pochi minuti, ed il bello è proprio questo: si ha la possibilità di vedere tutto … anche alcune spiagge più isolate che si possono raggiungere solo dopo una bella pedalata e ulteriore passeggiata nella foresta, come ad esempio Anse Cocos e Petite Anse … meravigliose!

Anse Coco, La DigueAnse Coco, La Digue Petit Anse, La DiguePetit Anse, La Digue

La sera l’unica piccola strada asfaltata che fa il giro dell’isola è praticamente senza illuminazione: regna il silenzio, la pace, un cielo super stellato e qualche faretto usato dai turisti per muoversi nel buio.
Questo volevamo: volevamo vivere l’isola come se abitassimo lì, cioè muoverci a piedi o in bici come fanno gli isolani del posto, e le dimensioni ridotte dell’isola ce lo permettevano. C’è qualche ristorante (che ovviamente abbiamo provato), ma le nostre cene erano presso i take away / street food … cibo gustoso e soprattutto molto economico: con 100 rupie si mangiava tranquillamente in due.

La strada che attraversa La DigueLa strada che attraversa La Digue

Gli ultimi 4 giorni invece li abbiamo trascorsi a Praslin.

Dopo mezz’ora di traghetto siamo arrivati al Le Tropique, direttamente sulla lunghissima spiaggia Grand Anse, praticamente sempre deserta.

Grande Anse, PraslinGrande Anse, Praslin

Praslin è molto più grande di La Digue, perciò ci si muove in taxi o noleggiando un’auto.
Noi però, proprio per il gusto di vivere l’isola come gli abitanti, ci spostavamo con i pullman locali: con pochissime rupie si faceva il giro delle spiagge più belle, come ad esempio Anse Lazio e Anse Volbert (Cote d'Or).
Gli spostamenti in bus sono veramente spartani, gli orari non sono mai rispettati con precisione svizzera (possono arrivare 10 minuti prima o 10 minuti dopo…e nessuno si lamenta…), ma in questo modo ci si può “mischiare” alla gente locale, e vivere l’isola come ospite, e non come turista.

Anse Lazio, PraslinAnse Lazio, Praslin Anse Volbert (Côte d'Or), PraslinAnse Volbert (Côte d'Or), Praslin

Le Seychelles sono veramente un paradiso terrestre, assolutamente da visitare almeno una volta nella vita.

Noi ci siamo stati due volte e chissà … non c’è due senza tre!

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